Software integration: connetti i tuoi applicativi, anche in cloud

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Software integration tools: cosa serve in un processo di integrazione applicativa

Che cosa si intende per software integration? Si tratta dell’integrazione di più applicativi, normalmente tramite un middleware di integrazione, come un Enterprise Service Bus. Stiamo parlando quindi di software system integration: l’integrazione che permette a più software di scambiarsi informazioni automaticamente, esponendo chiamate API e veicolate da un ESB.

Con la connessione degli applicativi tramite un integration layer, la trasmissione delle informazioni viene gestita direttamente dal middleware che si occupa di veicolarle integre e complete al software destinatario di quei dati.

Le piattaforme più innovative si avvalgono di un Enterprise Service Bus perché riesce a garantire piena integrazione anche tra applicativi tecnologicamente molto diversi: come può un software legacy comunicare con un gestionale come SAP?

La diversità del formato non è più un problema grazie al ruolo di traduttore dell’ESB.

Il ruolo del middleware and integration software per l’integrità e la completezza delle informazioni

La software integration si basa essenzialmente sul ruolo del layer o middleware, comunemente un Enterprise Service Bus o ESB. Spesso le aziende decidono di investire in un processo di integrazione quando presentano un parco applicativo complesso, composto da diversi applicativi che però, dal punto operativo, necessitano di comunicare tra loro; oppure nel caso di applicativi molto diversi dal punto di vista tecnologico, ma che necessitano di comunicazione frequente.

L’ESB è posto al centro delle connessioni e veicola i dati, trasformandone il formato quando necessario. I dati, trasmessi tramite chiamate API, vengono veicolati dall’ESB al software di destinazione. In caso di momentanea indisponibilità di questo, i dati, salvati nell’ESB, vengono veicolati integri, completi e nel formato corretto, non appena il software torna disponibile.

Un processo di integrazione di sistemi non è solo un investimento migliorativo dello scenario presente, ma un investimento che presenta vantaggi nel lungo periodo. Un’infrastruttura software diventa obsoleta molto velocemente: poter intervenire tempestivamente e in maniera flessibile per rimanere competitivi è senz’altro un aspetto fondamentale. Un parco applicativo basato su ESB permette di poter sostituire, modificare un applicativo senza intaccare le altre connessioni e di implementare nuovi applicativi in totale flessibilità.

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Perché scegliere un integration software basato su ESB?

  • Per scambiare automaticamente informazioni tra gli applicativi;
  • Per armonizzare il parco applicativo quando complesso e composto da software diversi sul piano tecnologico;
  • Per introdurre nuove soluzioni informatiche velocemente e senza apportare disservizi alle connessioni degli applicativi giù in uso;
  • Per monitorare le connessioni API e individuare tempestivamente i disservizi;
  • Per evitare la perdita di informazioni;
  • Per aiutare il coordinamento tra le varie aree di business grazie alla condivisione delle informazioni;
  • Per permettere ai propri dipendenti di avere dati sempre disponibili e sempre aggiornati;
  • Per esporre i propri applicativi all’esterno tramite API e integrarli con quelli di partner terzi;

Cloud software integration: piattaforme iPaaS

La software integration è senza dubbio uno degli investimenti chiave per facilitare l’implementazione delle ultime tecnologie e farle coesistere con gli asset aziendali già in uso.

Come visto in precedenza, le piattaforme enterprise di integrazione si avvalgono principalmente di un ESB per veicolare i dati ma, anche da questo punto di vista, la tecnologia è in continua evoluzione.

Si parla infatti di iPaaS, ossia di piattaforme che permettono integrazioni in cloud con un’architettura leggera, multi-tenant e scalabile orizzontalmente. ESB e iPaaS non sono in competizione tra loro, tanto che ci sono diversi vendor che le forniscono contemporaneamente. Lo stesso ESB è utilizzato per l’integrazione di applicativi in cloud, non è un’esclusiva dell’iPaaS, ma è senz’altro meno efficiente e più indicato per altri ambienti applicativi.

Possiamo riassumere le differenze e i punti di forza dei due approcci:

  • L’ESB è particolarmente indicato per gestire le integrazioni di sistemi complessi dato che riesce a gestire una mole molto alta di dati ed applicativi, ma è preferibile per integrazioni su locale;
  • Le piattaforme iPaaS supportano la multi-tenancy, ossia l’accesso multi-istanza e favoriscono la riduzione delle ridondanze nel processo di integrazione;
  • Per quanto riguarda la scalabilità, l’ESB favorisce quella verticale e quindi risulta molto utile per gestire la variazione delle risorse; mente l’iPaaS favorisce quella orizzontale, ossia l’aggiunta di nuovi applicativi nell’ambiente già esistente.

Mulesoft Anypoint Platform offre entrambe le soluzioni grazie a pacchetti modulabili: Cloudhub è il componente iPaaS di Anypoint Platform e si unisce alle altre soluzioni di integrazione come Mule ESB, Anypoint Studio e API Manager. Proprio per la sua modularità e completezza, Mulesoft è stato nominato Leader all’interno del Magic Quadrant di Gartner.

Un processo di software integration comporta la scelta tra le piattaforme di integrazione presenti sul mercato: per questo è importante affidarsi a system integrator esperti che possano indirizzarti verso il prodotto software più adatto alle tue esigenze tecniche e di business.

 

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