Internet of Things e soluzioni smart per le aziende

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L’importanza dell’Internet of Things per l’Industria 4.0.: quali sono i vantaggi di un sistema completamente interconnesso che, grazie alla system integration, raccoglie dati dai propri sistemi produttivi e li analizza per trarne valore.

Indice

 

La crescita dell’Internet of Things e i settori interessati

L’Internet delle cose non è altro che la connessione di oggetti alla rete: grazie a questo collegamento, il dispositivo acquista intelligenza e cessa di essere un semplice oggetto per diventare piuttosto uno strumento in grado di fornire dati e informazioni, nonché di accedere ai dati distribuiti dagli altri oggetti connessi alla rete. Perché si realizzi questa connessione, i dispositivi possono essere equipaggiati con etichette RFID (Identificazione a Radio Frequenza) o QRCode.

Nel suo ultimo report, Internet of Things in Italia, l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano ha dichiarato che nel 2018 il mercato italiano dell’Internet of Things (IoT) ha raggiunto i 5 miliardi di fatturato, in aumento del 35% rispetto all’anno precedente. L’IoT può trovare applicazione in un’infinità di settori: da quelli privati, come la Smart Home, a quello industriale, Smart Manufacturing, da quello logistico, Smart Logistics, allo sviluppo del prodotto, Smart Lifecycle. Ma proviamo ad approfondire alcune possibili applicazioni dell’IoT in ambito industriale.

Verso l’Industria 4.0: la Smart Manufacturing per una produzione più efficiente

La digitalizzazione della fase produttiva e della distribuzione diventa un imperativo in un mercato sempre più competitivo e globalizzato. Investire nell’Industrial Internet of Things è un modo per rilanciare la propria azienda e rendere competitivi i propri prodotti. La nuova frontiera dell’industria è l’applicazione dell’IoT alla produzione e alla supply chain.

Stiamo attraversando una nuova rivoluzione industriale, innescata, questa volta, non da nuove fonti energetiche, ma dai dati: nuove tecnologie, in questo caso digitali, diventano parte integrante del processo produttivo e ne rivoluzionano i tempi e i modi. La fabbrica diventa più autonoma ed efficiente e anche più sicura.

L’IoT infatti contribuisce a migliorare l’analisi e il monitoraggio delle informazioni delle diverse fasi: i dati vengono analizzati e memorizzati così da poter creare delle risposte programmate da parte degli oggetti intelligenti, in questo caso robot industriali o macchinari per la logistica. Mentre prima questi oggetti erano dei “semplici” sensori, device, rilevatori, con la connessione alla rete diventano una preziosa fonte di indicazioni per migliorare e ottimizzare il proprio business. In poche parole, la produzione intelligente consente di raccogliere e analizzare automaticamente i dati per prendere decisioni più informate ed ottimizzare la produzione. I flussi di dati provenienti da sensori e macchinari vengono raccolti e indirizzati alle parti interessate, che possono gestire i processi, anche da remoto, e modificare rapidamente i piani di produzione, anche in tempo reale, se necessario. In una smart manufacturing si possono automaticamente identificare eventuali problemi legati alla qualità dei prodotti in fase di produzione, problemi che possono quindi essere immediatamente risolti adattando di conseguenza la progettazione.

Non solo. Le aziende sono in grado di gestire al meglio sistemi produttivi distribuiti: la sede centrale dell’impresa può raccogliere dati in tempo reale sui processi produttivi che avvengono negli stabilimenti dislocati sul territorio, confrontando i risultati e ottenendo informazioni preziose per incrementare la competitività. Anche in fase di postproduzione, l’IoT offre spunti interessanti: i prodotti smart possono fornire informazioni sulle modalità con cui sono effettivamente utilizzati dai consumatori, garantendo così l’opportunità di adattare le nuove produzioni ai requisiti emersi e dunque alle reali esigenze del mercato. I risultati di questi processi sono facilmente intuibili: riduzione degli sprechi, incremento della produttività, miglior qualità dei beni prodotti.

La chiave per rendere il sistema altamente connesso è mettere in comunicazione tra loro gli oggetti attraverso la rete, integrando questi smart thing tra loro.

Il ruolo della System Integration nello sviluppo della Fabbrica 4.0

Il system integrator è una figura fondamentale in questo processo: è necessaria infatti un’infrastruttura software capace di connettere i vari dispositivi e di far così circolare le preziose informazioni che da questi vengono rilevate.  Quest’infrastruttura non può che essere modulare: i componenti devono essere sì integrati con logiche di insieme, ma devono anche essere gestiti in modo indipendente, cosicché in futuro sia possibile sostituirli senza impatti sull’infrastruttura nel suo complesso. La modifica di un sensore o l’introduzione di una nuova fonte di dati devono essere possibili senza intoppi: dipendenze eccessive limitano la capacità dell’azienda di gestire efficientemente i cambiamenti (che sono inevitabili) e quindi, in sostanza, frenano la crescita.

La soluzione a questo problema è fornita dalle Application Network, reti che connettono applicazioni, dati e dispositivi tramite API, così da mettere a fattor comune le loro risorse e da semplificare la sostituzione o l’introduzione di nuovi componenti.

>>Leggi anche Che cos’è la System Integration e a cosa serve

Ma l’integrazione dei sistemi IoT non finisce tra le mura dell’impresa: tramite interfacce aperte è infatti possibile mettere in connessione la propria infrastruttura con quelle degli altri attori della supply chain ed ottenere quindi maggiore coordinamento, rapidità e precisione.

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Oltre i dati: la Big Data Analysis e il suo ruolo all’interno dell’impresa

Connettere macchinari e sensori alla rete non è sufficiente. Per ottenere un vero vantaggio competitivo, occorre usare in modo intelligente questi dispositivi, per generare valore. Le imprese sfruttano davvero i vantaggi derivanti dall’integrazione di sistemi e macchinari solo se affiancano allo IoT strategie di Big Data Analysis, che consiste nell’analizzare e trarre informazioni rilevanti per il business a partire da grandi quantità di dati raccolti all’interno dell’impresa. Si tratta quindi di un vantaggio rilevante, che deriva proprio dall’uso di tali dispositivi intelligenti e che può fornire un supporto fondamentale nella gestione del proprio business e delle proprie attività.

>>Leggi anche 5 motivi per cui la Big Data Analysis offre un vantaggio competitivo alle PMI

In ambito industriale gli strumenti di big data analytics possono essere usati non solo per automatizzare ed efficientare i processi industriali, ma anche per creare modelli predittivi, in grado di identificare eventuali problemi agli impianti, prima che questi si verifichino, così da ridurre il periodo di inattività degli stessi e, in sostanza, aumentare la produttività complessiva dell’impresa.

Conclusioni: i vantaggi dell’Industrial Internet of Things per le aziende

In conclusione, connettendo tra loro i diversi dispositivi, rilevando e analizzando i dati, si ottengono i seguenti vantaggi:

  • Maggiore efficienza e ottimizzazione del processo produttivo;
  • La manutenzione predittiva: le macchine sono costantemente monitorate e quindi si possono anticipare e prevenire eventuali guasti;
  • Il monitoraggio degli asset a livello produttivo: è possibile capire se la produzione è in linea con le attese o se l’asset è sottoutilizzato e quindi ottimizzarne l’uso;
  • Misurazione dei consumi energetici, sui quali si può quindi intervenire, non solo per ridurre i costi ma anche per apportare benefici all’ambiente;
  • Misurazione degli incidenti durante l’attività lavorativa, le assenze per malattia, ecc per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro;
  • Stoccaggio e imballaggio della merce più intelligente grazie all’automazione.