Rfid logistica: tecnologie per il controllo dello stato di conservazione della merce

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Rfid logistica: monitorare la qualità della merce trasportata

Il problema dell’erronea conservazione della merce durante il trasporto impatta pesantemente le aziende del settore logistico- trasporti: circa il 66% di tutti reclami sono infatti imputabili alle aziende che manipolano la merce. I casi di merce danneggiata o smarrita sono frequenti e comportano processi di ispezione più lenti e costi assicurativi più alti. Specialmente per certe merci, la necessità di controllarne il corretto stato di conservazione ne vale della loro stessa fruibilità una volta giunte a destinazione. A questo si aggiunge un ulteriore problema: la difficoltà di intercettare in quale punto esatto della supply chain si sia verificato il danneggiamento della merce. Questo comporta enormi difficoltà nel processo di reclamo che risulta quindi più lungo e complesso.

Inoltre, le aziende che si occupano di logistica, trasporti e, in generale, della gestione della supply chain sono ben consapevoli che non conta solo la velocità di consegna: anche l’aspetto qualitativo, legato quindi allo stato di conservazione della merce è un aspetto fondamentale per soddisfare le aspettative del cliente. Il tracking non è sufficiente: il cliente non solo vuole sapere dove si trova il suo pacco ma si aspetta anche di riceverlo integro, in altre parole in perfette condizioni.

Ma com’è possibile valutare la qualità della merce trasportata?

Come si può monitorare lo stato di conservazione lungo la filiera di distribuzione?

Quali sono i beni e quindi i settori che più beneficerebbero di una soluzione in grado di controllare e riportare lo stato della merce?

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Logistica Rfid: i settori merceologici interessati

Sono diversi i beni che hanno bisogno di maggiore attenzione, anche e soprattutto nella fase di trasporto: pensiamo a tutti i beni deperibili, a quelli più sensibili a determinati fattori (ad esempio il cambio di temperatura), a quelli più fragili, a quelli di valore. Per garantirne la qualità durante le varie fasi della catena di distribuzione c’è bisogno di una tecnologia in grado di monitorare i diversi KPI ad ogni step. Pare evidente quindi che la soluzione deve essere adottata di concerto da tutti gli attori della supply chain e deve essere installata direttamente sul pacco, a stretto contatto con la merce.

Per fare un esempio concreto, possiamo pensare alla recente pandemia e ai problemi riscontrati dalle aziende farmaceutiche Moderna e Pfizer per il trasporto dei vaccini in determinate condizioni di temperatura.  I medicinali, in generale, devono necessariamente essere conservati a una determinata temperatura ed alcuni, come i vaccini in questione, a diversi gradi sottozero: il mancato rispetto di questa soglia compromette l’efficacia del farmaco stesso.

Il controllo della temperatura e dell’umidità è altrettanto importante nel trasporto di materiali igroscopici e beni di valore come mobili, arredi e strumenti musicali.
L’umidità, in particolar modo se collegata al livello di salsedine, ha un ruolo determinate nei processi di ossidazione dei metalli. Ridurre o limitare i fenomeni di ossidazione permette di aggravare il processo di lavorazione con ulteriori fasi di discatura, abbassando i costi ed i tempi di produzione.
Le vibrazioni sono invece un fenomeno da tenere sotto controllo per tutto il comparto dell’elettronica. Chip e schede a circuito stampato necessitano di movimentazioni caute. Conoscere in anticipo quali lotti sono stati movimentati in modo erroneo permette di controllarne il contenuto evitando i costi di reso dopo la consegna di materiale non funzionante.

Per verificare il rispetto di soglie predeterminate, è necessario stabilire delle regole così da identificare velocemente quando avviene il loro superamento. Lo strumento deve essere in grado di misurare i KPI più volte e senza interrompere o rallentare le operazioni logistiche.

La tecnologia che più si presta a soddisfare tutti questi requisiti sono i tag Rfid: sensori intelligenti che posizionati sulla scatola sono in grado di verificare parametri cruciali legati allo stato e alla condizione della merce.

Logistica e tecnologia rfid: un esempio pratico

Omnia Group, in partenariato con altre aziende del territorio toscano, ha sviluppato una soluzione che utilizza proprio gli Rfid per tracciare lo stato di conservazione della merce, controllandone i livelli di temperatura, di umidità e di vibrazioni. Questa soluzione unisce quindi i tag a una dashboard web-based sviluppata da Omnia che è in grado di raccogliere i dati e condividerli tra i diversi attori della supply chain.  Sulla dashboard vengono quindi riportati gli eventi e l’eventuale superamento di una o più soglie ed esattamente in quale punto della catena questo si è verificato. La scansione degli Rfid, infatti, è gestita grazie ad appositi varchi che si trovano ad ogni punto di scambio della merce. Se si verifica un superamento di una soglia, il varco lo segnala e quel dato viene reso automaticamente disponibile sulla dashboard.

Sistema rfid logistica e raccolta dei dati

Dal punto di vista tecnologico, i sensori Rfid vengono scansionati da lettori posti sui varchi che comunicano direttamente con un computer e con il software in uso per raccogliere i dati. Un middleware è responsabile della raccolta dei dati dai lettori (dispositivi mobili o lettori RFID UHF) e dell’allocazione tramite API. Queste interfacce vengono quindi raggiunte e collegate al primo ESB. Grazie al collegamento con il primo e il secondo ESB, questi dati possono essere elaborati dallo strumento di business intelligence, condivisi sull’applicazione web e collegati ai software delle imprese per l’abbinamento con tutti gli altri dati su ordini, fatture e pagamenti. I dati raccolti dal secondo ESB vengono utilizzati come input per l’analisi statistica al fine di monitorare diversi KPI: qualità, processo, info, tempo e budget. Questi KPI sono impostati per monitorare, ad esempio, lo stato corretto dei pacchi prima della presa in consegna.

Quali sono i vantaggi di questa soluzione? L’implementazione di sistemi RFID per il tracciamento dei prodotti nella gestione della catena di approvvigionamento ha già dimostrato la sua efficacia: l’operazione di caricamento della merce sul camion è più veloce del 40%, il tempo per elaborare un ordine di spedizione si riduce dell’80% e l’aumento della precisione dei pallet spediti varia dal 92 al 99%.

Grazie a questa soluzione si aggiunge quindi un tassello importante al servizio offerto dalle aziende di logistica e trasporti: garantire la consegna di prodotti che hanno rispettato i parametri desiderati in termini di temperatura, umidità ed esposizione alle vibrazioni.

Questo servizio rappresenta un importante innovazione, specialmente per settori che manipolano merce deperibile, fragile e di valore. Il mancato rispetto di queste soglie è segnalato e registrato sulla dashboard, anche nell’ottica di un continuo miglioramento dei processi.  Inoltre, in caso di errore, è molto più facile ed economico per le assicurazioni individuare l’attore con il quale aprire la pratica, riducendo quindi il carico di lavoro e i tempi di risposta.

 

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